martedì 1 novembre 2011

Riprenditi presto, campione!

Il rapporto, spesso conflittuale, ma di certo spettacolare tra Cassano e il mondo del calcio rischia d’interrompersi. Secondo una diagnosi ufficiosa, si tratterebbe effettivamente di ictus ischemico, la cui intensità e le conseguenze sono da stabilire. Facile intuire come aldilà del grado del problema, sia il minimo dire che il barese rischi seriamente di terminare prematuramente la sua carriera. Da appassionatissimo di questo sport, ma anche e soprattutto da sampdoriano, la accoglierei come una notizia non tragica, ma quasi. Certe situazioni costituiscono molte volte rigogliose fonti di elogi e complimenti vari per il soggetto in questione. Di Cassano, invece, dirò esattamente quello che avrei detto qualche giorno fa. Il miglior talento italiano senza il minimo dubbio ma, allo stesso tempo, una personalità troppo complicata da gestire. Ho sempre creduto però che il gioco valesse la candela: da qui, capirete, che nella storica disputa tra quest’ultimo e il nostro proprietario, io mi sono sempre schierato dalla parte del talento, una componente estremamente rara e preziosa di questi tempi che va salvaguardata a tutti costi, anche incassando qualche “vaffa” di troppo. Non a caso, il tempo e le vicissitudini, hanno dimostrato che effettivamente privarsi di Cassano sia stato uno sbaglio immane dalle conseguenze, ahimè, apocalittiche. Conseguenze che ci fiondano qui, a pochi giorni di distanza da una sconfitta a Nocera che probabilmente costituisce uno dei peggiori risultati della nostra storia ma che ci permette, una volta di più, di realizzare quanto manchi un calciatore come Cassano e quanto fossimo felici nel vederlo spaziare tra le linee del Ferraris. Uno dei pochi, pochissimi avversari contro il meccanicismo, dettato dagli inutili intrighi tattici difensivisti e dall’esagerata predisposizione per la fisicità, che sta affliggendo il mondo del calcio. Questa condizione nostalgica, che affligge me e immagino almeno qualcun’altro tra i tifosi blucerchiati, potrebbe presentarsi tra tutti (o comunque una larghissima fetta di essi) gli sportivi italiani nello sciagurato caso in cui Cassano dovesse davvero smettere di giocare. Non sarebbe la stessa cosa, questo è sicuro. Antonio, riprenditi presto, ci manchi già.

Potete leggerlo anche su Sampbook:  http://www.sampbook.com/blog/01/11/2011/riprenditi-presto-campione/

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