sabato 13 ottobre 2012

Teti: "Monitoriamo circa 50 campionati esteri e vediamo circa 1.300 gare all'anno dal vivo"


Domenico Teti, coordinatore dell'area tecnica della Sampdoria, ha affrontato diversi temi nell'intervista pubblicata dall'edizione odierna del Secolo XIX.

Ha parlato del prossimo avversario, l'AS Monaco, che i blucerchiati affronteranno in amichevole nel pomeriggio: "Considero riduttivo legare esclusivamente alle potenzialità economiche il percorso del Monaco. Non li spende a caso, ma per investimenti mirati su giocatori. E' stato scelto Ranieri, un grande tecnico. E non hanno tralasciato il settore giovanile". Da buon osservatore, inoltre, Teti non ha fatto mistero dei giocatori da tener d'occhio nella compagine transalpina: "Ocampos, un argentino dai grandi numeri. Poi Ferreira Carasco."

Dopo una disamina sul calcio francese, che secondo Teti "sta crescendo", l'attenzione si è spostata sul calcio italiano e il rischio che ci sia paura di sbagliare: "Anche. La Samp però ha dato dimostrazione di non averne, a gennaio. Quell'inversione era rischiosa, ha comportato scelte impopolari. Non so se siamo stati i più bravi ma forse siamo stati i più bravi al momento giusto. Abbiamo avuto la fortuna di avere l'appoggio totale della proprietà. Se avesse avuto pensieri limitati, avremmo raggiunto obiettivi limitati. In estate sono state fatte altre scelte. 
Faccio fatica a dire che c'è un modello da prendere come esempio. Alla Samp monitoriamo circa 50 campionati esteri e vediamo circa 1.300 gare all'anno dal vivo. Possiamo vivisezionare le prestazioni di giocatori e squadre. Oggi con la videoanalisi sai tutto di tutti, il fiuto dell'osservatore conta molto meno. Stiamo attenti a tutto e guardiamo tutto per migliorare la conoscenza di base per potere poi compiere scelte con la consapevolezza di priorità e alternative".

La chiusura, di stile, con l'elogio al Ds Pasquale Sensibile: "A lui riconosco le grandi capacità di agire. Non aspetta gli eventi, ma li orienta. Non è poco, sa?".


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