martedì 25 dicembre 2012

Arriva il Boxing Day: la presentazione e i pronostici dei migliori match


Per molti il Natale, il vero Natale, non è ancora arrivato. C'è gente che non ha provato piacere nel posizionare, meticolosamente a mezzanotte, il bambin Gesù al centro del presepe, o meglio, o meglio non ha provato il piacere che si conviene al gesto che simbolicamente incarna il significato del Natale. Perché? Perché la mente vaga, e pensa a tutt'altro. No, nessuna traccia di blasfemia in tutto ciò, solo una sana e insaziabile brama di football. Quel football che travolge, e di cui proprio non si può fare a meno. Un football che poco ha a che vedere con l'inedita quanto poco fruttuosa idea di far giocare le partite di Serie B proprio nel giorno di Santo Stefano. E' un football diverso, che piace proprio perché unico e così esclusivo dall'essere inspiegabilmente da molti disprezzato. Quel football domani avrà la sua piena consacrazione e il Boxing Day esalterà a livelli massimi quel coefficiente di tradizione, spettacolo e storia che caratterizza il calcio inglese.
In particolare, in Premier League scenderanno tutte e 20 le squadre, in un programma diviso in tre diverse fasce orarie (con i match delle 16:00, il consueto posticipo delle 18:30 e anche quello, inatteso, delle 20:45). In realtà, le squadre che giocheranno saranno 18: lo sciopero della Tube ci priva probabilmente del match più affascinante, ossia Arsenal-West Ham che verrà recuperata nel prossimo mese. Non per questo bisogna però disperarsi: anzi, i match interessanti saranno diversi: ecco quelli che, secondo BundesLigaPremier, meritano particolare attenzione:
SUNDERLAND-MANCHESTER CITY- Non può mancare all'appello il match dello Stadium of Light tra Sunderland e Manchester City. Un incrocio che, classifica alla mano, non dovrebbe preoccupare tanto Mancini ma che, l'anno scorso e proprio nel periodo natalizio (esattamente il giorno di Capodanno) gli giocò un brutto scherzetto. All'epoca infatti, i Black Cats furono i primi a battere i Citizens, grazie al goal allo scadere di Ji Dong-Won che chiuse la partita sull'1-0. Anche questa volta, per il City, quella alla Tyne and Wear, non sarà una gita turistica: il Sunderland, dopo un periodo poco facile, si sta rialzando e la vittoria contro il Southampton ha dimostrato ancora una volta quanto questa squadra sia brava nel difendersi e ripartire in contropiede. Ha confermato inoltre, le doti dell'implacabile Steven Fletcher, in goal anche al St.Mary's Stadium. Insomma, match da non perdere ed esito tutt'altro che scontato, anche alla luce delle difficoltà accusate nell'ultimo periodo dalla, sempre più claudicante, squadra mancuniana. Da tenere d'occhio: Yaya Tourè, McClean. Pronostico: UNDER 3,5

READING-SWANSEA- Lo Swansea, quest'anno, è uno spettacolo che nessuno dovrebbe mai perdersi. Il Madejski Stadium inoltre, è stato sin ora assoluta garanzia di goal e spettacolo: insomma, i presupposti perché Reading-Swansea sarà una partita spettacolare non mancano nemmeno da un'analisi così superficiale ed elementare. Si proliferano, addirittura, nel momento in cui si aumenta lo zoom: il Reading, bloccato a 9 punti all'ultimo posto della classifica, ha paura di scartare sotto l'albero il pacco della retrocessione ed è chiamato a una sfida quasi decisiva per cercare di rialzare la testa. Inoltre, i Royals sono ancora più agguerriti dopo il dubbio goal con cui Barry, sabato scorso, ha regalato la vittoria di Citizens e rovinato il Natale di McDermott, come lo stesso allenatore ha ammesso. Dall'altra parte, i gallesi allenati da Laudrup, dopo un solo punto guadagnato nelle ultime tre partite, vogliono tornare a vincere. I Jacks sono in grande forma, come dimostrato domenica con il pareggio maturato, seppur in modo un po' rocambolesco, contro i Red Devils. E poi, il biondo attaccante di Oviedo che sulle sue larghe spalle porta il nome di Michu è in un momento di forma semplicemente estasiante e difficilmente la sua corsa si fermerà proprio al Madejski. Da tenere d'occhio: McAnuff, Michu. Pronostico: OVER 2,5 / 1

FULHAM-SOUTHAMPTON- Al Craven Cottage si affronteranno due squadre che stanno attraversando momenti tutto sommato molto diversi. Mentre il Fulham nell'ultimo periodo è stato umiliato da un Liverpool comunque ben lontano dall'essere imbattibile ed ha riesumato gli sgangherati Queen's Park Rangers, che contro di loro hanno ottenuto la prima vittoria, il Southampton viene sì dalla sconfitta casalinga col Sunderland ma il gruppo di Adkins sembra aver finalmente trovato la giusta quadratura e fiducia. Difficile che il Fulham continui ad avere un rendimento così negativo, anche perché la classifica inizia a farsi preoccupante per i Cottagers. I Saints invece, proveranno a sorprenderli con il loro effervescente e straripante attacco, che sarà, però, povero del suo miglior interprete, ossia Adam Lallana. Non mancheranno invece, Ramirez, Rodriguez e Lambert, così come dovrebbe giocare il temibile Kacaniklic per il Fulham. Da tenere d'occhio: Ramirez, Kacaniklic. Pronostico: OVER 2,5 / 2

Ve lo ricordate Boris Odwong?



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Sogni le stelle, nella boccia dei pesci rossi finisci. È l'hokku che probabilmente meglio descrive la vita di coloro i quali sentono di aver fallito e di aver tradito le attese. È, quindi, anche l'hokku di Boris Odwong che, guarda caso, porta proprio il nome del pesce rosso più famoso della tv. Lo statuario (192 cm x 90 kg) attaccante nativo di Roma ma di origini nigeriane pareva destinato a una carriera di alto livello e diversi erano gli addetti ai lavori che vedevano, tra le caratteristiche in comune con Balotelli, qualcosa in più della mera somiglianza fisica. 
Ha cominciato nel Savio, squadra dilettantistica romana, e poi, esploso negli Allievi d'Elite di Walter Ameli, ha iniziato a far parlar di sè. Quindi, le prime voci di mercato: il Genoa, l'Inter, il Tottenham addirittura. Alla fine, arriva la Sampdoria che gli offre la possibilità di confrontarsi con una delle migliori realtà giovanili del panorama nazionale e non solo. Tra allievi e primavera, Odwong non riesce però a lasciare il segno e così, a gennaio, si trasferisce in prestito alla Viterbese. Non gioca male, Odwong, ma il suo rendimento è troppo altalenante e il suo carattere troppo difficile: ecco perché la Sampdoria, forte anche di una rosa molto forte che, solo due stagioni prima, aveva vinto tutto e che non necessitava affatto di un talento discontinuo e problematico, decide di non rinnovare il suo contratto.
A questo punto, per Odwong, comincia l'Odissea. Il Nardò lo acquista a titolo definitivo, e gli dà, nuovamente, la possibilità di confrontarsi con la Serie D. Nemmeno in Puglia però, il talento di Odwong riesce a sbocciare: fioriscono invece i dubbi sul suo conto, ormai passati sono i tempi in cui ci si rivolgeva a lui come al "nuovo Balotelli", meno prestigiosa e accattivante è ora la sua etichetta: meteora, o peggio, bidone. E quale miglior meta allora, di Malta? Come molti giocatori che tanta fatica hanno trovato in campionati più probanti, Odwong si trasferisce nell'isola che prese il nome dalla ninfa Melite per giocare prima con il Naxxar FC (seconda divisione maltese) e poi, da gennaio 2011, con il Floriana FC (prima divisione). In otto presenze in campionato coi biancoverdi, solo una volta il mastodontico centravanti riesce a trovare la via della rete. 
A giugno, Odwong decide di rifare le valigie e diventare un globetrotter a tutti gli effetti. Si trasferisce addirittura in Moldova, a Chisinau per giocare nella prima divisione nazionale con il Rapid. L'italo-nigeriano però, proprio non riesce a trovare pace: a novembre il presidente del club annuncia di averlo sospeso insieme al capitano del club, Mark Gouffan. Victor Ostap, il presidente, motiva la decisione alludendo al suo comportamento antisportivo e alla sua mancanza di voglia. La sua carriera al club non è ancora compromessa, infatti, lo stesso Ostap ricorda che la decisione relativa alla risoluzione del suo contratto sarà presa durante le vacanze natalizie.
A questo punto, il paragone con Balotelli non sembra così campato in aria: dell'attaccante del City però, Odwong non ha preso, a quanto risulta dalla sua sgangherata carriera, l'estro tecnico, bensì il peggior aspetto possibile, ossia la presunzione e il sovversivismo.  

Esclusiva - De Leo: "Sinisa, leader ma con umiltà, tenace come quando giocava nella Samp. Scepovic? Ragazzo squisito"


E' il personaggio del momento. La testimonianza più pura e plebea che, con il lavoro e l'impegno, sognare può avere risultati concreti. Ed i suoi lo sono eccome: il suo fitto processo di crescita professionale l'ha portato a diventare il braccio destro di Mihajlovic nella Serbia. I più informati si saranno accorti che il soggetto è Emilio De Leo, le cui gesta vennero raccontate e rese note in un coinvolgente servizio di MondoGol. L'assistente allenatore di Mihajlovic è stato contattato in esclusiva dalla redazione di SampNews24, ed è proprio lui a presentarsi, sviscerando i dubbi di chi ancora non lo conosce:

"Sono un ragazzo che con passione e tanta umiltà circa dieci anni fa si è inventato un lavoro, procedendo in modo silenzioso, ma sempre meticoloso e professionale indipendentemente dal contesto in cui mi sono trovato ad operare. Ho allenato in diverse categorie e realtà giovanili per lo più professionistiche tra le categorie giovanissimi sino alle berretti (Cavese e Nocerina), ottenendo buoni riconoscimenti individuali e successi di squadra (su tutti lo scudetto allievi professionisti di Serie C con la Cavese). Pian piano ho cominciato una serie di esperienze con allenatori e società in giro per il mondo (tra Italia, Inghilterra, Canada, Repubblica Ceca) divenendo tra l'altro autore di contributi per portali web o collaboratore tecnico per alcune trasmissioni televisive, mirando, quotidianamente, ad di approfondire ed arricchire il mio bagaglio di competenze."

Il tuo presente però si chiama Serbia. Come giudichi da un punto di vista tecnico la partnership con Mihajlovic? 

Il nostro ct è una persona diretta e leale che ha mostrato un'umiltà incredibile nel rapportarsi a me con tanta stima sin dal primo giorno. Ha grandi doti da leader e sono orgoglioso che abbia riconosciuto, scelto e valorizzato tanto le mie qualità in un contesto tanto rilevante. Il nostro lavoro è iniziato a Maggio del 2012 con tre amichevoli (contro Spagna, Francia e Svezia) finalizzate a far acquisire esperienza internazionale ad un gruppo molto giovane (la nostra nazionale ha una media di 23 anni) sta continuando con le gare di qualificazioni mondiali che riprenderanno a Marzo.
Sinisa ha avuto anche un importante passato da calciatore. Cosa ricordi delle sue gesta alla Sampdoria? 
Ricordo soprattutto la sua personalità, le sue grandi doti balistiche e la grande tenacia che da calciatore, ovunque abbia giocato ha dimostrato, e che ancor oggi rappresenta una delle sue principali peculiarità da tecnico.

La Serbia è una nazionale piena di giovani talenti, uno di questi è Stefan Scepovic, ex attaccante della Samp: dove pensi possa arrivare? 

Stefan è un ragazzo squisito con cui ho legato da subito anche perchè parla un buonissimo Italiano memore dell'esperienza alla Samp. Sta facendo molto bene quest'anno al Partizan e spero che continui così perchè lo merita tanto.

Per chiudere: da buon cavese, una battuta sul calcio campano che, classifiche alla mano, è sempre più in crescita… 

Il calcio campano è come sempre pieno di contraddizioni, da una parte il talento dei calciatori cresciuti nella nostra regione e dall'altra le improvvisazioni in termini di programmazioni responsabili e lungimiranti, il mio auspicio è che presto si possa trovare un equilibrio di cui il calcio e la nostra terra avrebbero tanto bisogno.

Per chiudere, De Leo ha voluto salutare i lettori e la redazione ("Un saluto a te ed a tutti i fruitori del vostro sito, con amicizia"), un gesto che ricambiamo al campano, ringraziandolo per la grande disponibilità.

Una settimana da Delio


L'ultima settimana è stata molto lunga, probabilmente la più lunga della stagione per i tifosi blucerchiati. Tutta quell'adrenalina e quell'intensità di cui la prospettiva di un campionato sostanzialmente tranquillo sembrava privarci è stata raccolta e impacchettata in sette giorni. Sette lunghi giorni, iniziati con le drammatiche news che hanno stravolto la sonnolenta routine del lunedì blucerchiato. Nessuno, probabilmente, si sarebbe aspettato un' anticipazione così perentoria di quell'apocalisse che i Maya avevano fissato per il 21 dicembre. In prima linea il sottoscritto che, solo 7 giorni fa, scriveva delle certezze che Ferrara avesse, nonostante tutto, di mangiare il panettone in tranquillità, ancora sotto l'ombra della Lanterna. Per quanto erronea, quell'opinione sembrava però decisamente fondata perché coerente con quella che è stata la proverbiale linea dirigenziale. La scelta adottata in società rappresenta, a questo punto, un autentico unicum nell'epopea garroniana: mai risposta così pronta e decisa è stata data a una situazione critica ma comunque tutto sommato risanabile. Avranno pesato, e tanto, i colossali errori che assicurarono ai blucerchiati un'inaspettata quanto cercata retrocessione nella tragica stagione di due anni fa.
E così, fuori Ferrara dentro Delio Rossi: panem et circenses, avremmo commentato qualche secolo fa. Nessun cambio avrebbe infatti raccolto tanti consensi quanto quello che ha portato il tecnico di Rimini sulla nostra panchina: troppo forte era la tentazione di vederlo e di sperimentare le doti quasi taumaturgiche da deus ex machina che costituiscono la sua eccellente reputazione.
Durante la settimana poi, l'adrenalina è cresciuta nuovamente quando ci si è resi conto che l'avversario era proprio quella Lazio che Delio Rossi aveva condotto verso il trionfo in Coppa Italia. Tanta è stata l'attenzione mediatica, tanto l'entusiasmo e la voglia di rimettersi in gioco dei ragazzi che, nei primi minuti della partita, più volte hanno costretto alle corde la Lazio. Il gruppo di Petkovic però, forte della solidità tipica dei top team e di un Marchetti sempre più fenomenale, non si è scomposto e alla prima occasione ha orchestrato la trama vincente per battere Romero. Ed è subito sera, avrebbe detto Foscolo. Da lì, infatti, la partita della Sampdoria diventa un calvario e farsi pericolosi dalle parti di Marchetti diventa un'impresa titanica, e questo prima che Petkovic erigesse il muro di Berlino con Ciani e Cavanda. La pericolosità è arrivata solo con l'ingresso di Pozzi che ha dimostrato di meritare ampiamente il posto da titolare che Maxi Lopez per troppo tempo sta lasciando vacante. D'altronde, le qualità di Icardi sembrano, considerato il contesto tecnico e il momento che, classifica alla mano, non è esattamente gioviale, insufficienti per produrre una qualche utilità per il risollevamento della squadra. Aldilà delle perplessità che, dopo l'entusiasmo del derby, iniziano a sorgere sul suo conto, il futuro dell'argentino sembra sì blu, ma non cerchiato quanto piuttosto accompagnato dallo scuro nero dell'Inter, che ha acceso i fari ed inizia a monitorare la situazione, svegliata dai capricci dell'attaccante di Rosario. Possente e indomabile, Nicola Pozzi dispone probabilmente di frecce meno brillanti ma sicuramente più ispide e funzionali per l'arco blucerchiato. Se ne sarà accorto anche Delio Rossi, emozionato solo dal tiro potente ed angolato dell'ex Empoli che per poco non beffava Marchetti.
Ah, Delio. La sua mano nella caotica e molle Sampdoria vista ieri non si vede affatto: saranno la pausa e i buoni propositi post-natalizi a donarci una squadra conforme all'immagine del suo tecnico, e solo allora potremmo riprendere, con l'abnegazione di chi conosce l'importanza del traguardo e le proprie debolezze, la scalata verso quota 40. Per ora ciò che possiamo fare è goderci l'ultimo giorno di una settimana travagliata, di quelle che, nel bene o nel male, difficilmente si dimenticano. Una settimana da Delio.

Pubblicato per SampNews24

sabato 8 dicembre 2012

Il PSG pesca nel Napoli...

Quarto e a cinque punti della vetta, il PSG sta andando al di sotto delle aspettative in Ligue 1, ma la proprietà ha già un piano per risollevare il club parigino. La linea decisionale è molto semplice: spendere tanti soldi e, possibilmente, spenderli bene. Secondo la stampa francese Leonardo avrebbe già individuato due nuovi obiettivi: uno è Patrice Evra, colonna dello United, e l'altro è Marek Hamsik, da tempo uno dei migliori giocatori della Serie A. 

Pubblicato per BundesLigaPremier

Samp-Napoli, Gianello inguaia i partenopei



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Lunedì inizierà il nuovo processo sportivo: la partita incriminata è Sampdoria-Napoli del maggio 2010, quella che proiettò in Europa i blucerchiati di Delneri. Il patteggiamento di Matteo Gianello dovrebbe avere una sola, dura, conseguenza per il Napoli: la penalizzazione dovuta alla responsabilità oggettiva. I partenopei rischiano, come riporta La Gazzetta dello Sport fino a 2 punti di penalità. Nel processo rischiano anche Grava e Paolo Cannavaro, deferiti per omessa denuncia. Il Napoli già programma di ricorrere alla Corte d'Appello che sarà di competenza della Corte Federale del calcio. Ma il Napoli potrebbe anche evitare il patteggiamento ricorrendo al terzo grado, il Tnas.

Campagnaro, la Juve c'è



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Come riportato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, ci sono concrete possibilità che Hugo Armando Campagnaro, ex difensore della Sampdoria, possa finire alla Juventus. Il 32enne non ha ancora rinnovato il suo contratto con la società partenopea e, se non dovesse essere accontentato, andrebbe in scadenza e sarebbe dunque libero di firmare per un'altra squadra. 

Sensibile sul mercato: "Mancano i soldi, punteremo sull'ingegno"



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Nell'ambito dell'intervista realizzata con mediagol.it, Pasquale Sensibile ha parlato del mercato di gennaio e di eventuali operazioni con il Palermo. Ecco quanto ha riferito l'ex ds del Novara:
"Con Pietro ho sempre avuto un rapporto di cordialità, cortesia e stima, penso di poter dire reciproca. Scambi col Palermo? Non so se coincideranno le nostre esigenze, ma se dovessero coincidere noi siamo qui. Mi aspetto un mercato basato su scambi e buone idee, non mi aspetto molto denaro e investimenti. Se con l´ingegno si riesce a sopperire alle mancanza di disponibilità economiche forse possono venire fuori buone idee. Non ho ancora sentito Pietro, però mancano ancora 20 giorni, poi manca tutto gennaio e sapete bene che in realtà il mercato per molti dura dal 27 al 31"

Neve, a rischio molte partite. Non la Samp



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L'ondata di gelo in arrivo dalla Groenlandia ha portato in Italia i primi fiocchi di neve di quest'inverno: le nevicate copriranno buona parte del nord almeno fino a domenica. Diverse sono le partite a rischio: calciomercato.comindividua Inter-Napoli, Siena-Catania, Torino-Milan, Atalanta-Parma e Bologna-Lazio: insomma almeno metà delle partite in programma. Non dovrebbe esserci alcun problema per il match di lunedì tra Sampdoria ed Udinese: si prevede infatti una situazione metereologica abbastanza tranquilla per lunedì a Genova.

Solskjaer provocatorio: "Il City? E' il fratello minore dello United..."


Ole Gunnar Solskjaer, ex attaccante dello United e attualmente manager dei campioni norvegesi del Molde, ha parlato della super sfida di domenica tra City e United, non senza un pizzico di malizia. Ecco quanto ha riferito per Football Focus:
"E' sempre la stessa storia: il fratello più piccolo prova a superare quello più grande. Succede nelle famiglie, nei club, dove i più giovani vogliono rimpiazzare i vecchietti, e succede tra City e United. Ma il City non ci riuscirà mai."

Padova, cuore Rispoli: "Mi farò trovare sempre pronto"



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L'anno scorso aveva guidato, con cuore e determinazione, la Sampdoria verso la promozione in Serie A. Quest'anno si augura insieme ai suoi tifosi, di fare lo stesso con il Padova, che domani giocherà a Novara. Andrea Rispoli, in forza ai biancoscudati, sa che la trasferta piemontese è molto importante per il Padova: l'ha commentata per PadovaSport.it, ecco quanto riferito dal terzino cavese:
"Loro saranno ancora più concentrati, dopo gli ultimi risultati negativi. Vengono da un filotto di sconfitte, quindi dovremo affrontarli al mille per mille per riuscire a vincere. Il Novara è una buona squadra buona, che viene dalla Serie A, ma nel calcio non sempre i nomi contano. Speriamo che non inizino una serie positiva sabato, ma che aspettino ancora una settimana per riprendersi. Come giudico fin qui il mio campionato? Sono molto esigente con me stesso, posso fare meglio. Mi farò trovare sempre pronto, sia che giochi sia che non giochi"

4-5-1: l'inedito talismano di Ciro Ferrara che può far sognare...



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La vittoria contro il Genoa nel derby aveva arrestato una parabola discendente che sembrava inesorabile, quella sul Bologna ha confermato che le potenzialità di questa squadra sono ben in linea con l'obiettivo stabilito, quello della salvezza; il pareggio ottenuto al Franchi ha invece rivelato che questa Sampdoria può addirittura giocare bene, anche se con molte assenze e contro un avversario di alto livello. 
L'evidente lacuna nel roster della prima squadra di esterni di ruolo ha fatto sì che tra i piani di Ferrara una nuova soluzione acquisisse credito: quella dell'inedito 4-5-1. Inedito perché parliamo di un centrocampo in cui, di fatto, ci sono solo centrocampisti centrali. Le varie assenze e un rendimento sempre meno convincente di Estigarribia hanno reso questo modulo prima una necessità e poi una garanzia per mister Ferrara. E' stato il comune denominatore degli ultimi 3 risultati ottenuti e sta diventando, anche tatticamente, un'opzione particolarmente apprezzabile soprattutto se, come accaduto a Firenze, i centrocampisti dispongono di una più che discreta tecnica individuale. Con questo tipo di schieramento, con le dovute precauzioni tattiche e strategiche da affinare e migliorare in allenamento, si può aspirare a costruire una vera e propria ragnatela a centrocampo. Il fraseggio, per anni sconosciuto al vocabolario calcistico sampdoriano, può diventare un parametro decisivo nell'economia della partita, soprattutto se abbinato alle abilità senza palla di Poli e Krsticic (o Munari, contro l'Udinese) che hanno dimostrato di saper seguire bene gli intelligenti movimenti di Mauro Icardi. A proposito, Icardi. Chi non è stato ammaliato dalle gesta dell'argentino? Aldilà di qualche leggero problema sotto porta, l'argentino di Rosario ha confermato tutte le ottime referenze che pendono sul suo conto, dimostrando di avere fisico, tecnica e intelligenza a sufficienza per essere l'attaccante adatto per l'inedito, vincente 4-5-1. 
Spesso si parla impropriamente di tiki taka, spesso si è talmente sregati dal concetto ispanico-catalano di futbol che si vorrebbe traslarlo dappertutto. Definire in questa così ottimistica maniera il centrocampo di Ferrara sarebbe contro le leggi dell'etica e del buonsenso. Ciò che è assolutamente lecito dire è invece il fatto che il napoletano può sicuramente sfruttare a proprio vantaggio questo così importante fattore che contraddistingue i nostri centrocampisti: il saper giocare la palla. E costruire un meccanismo vincente, magari divertente. Come non accade da tempo, ormai. 

giovedì 6 dicembre 2012

Di Natale: "Muriel è fortissimo. L'Europa? Mi piacerebbe tornarci"



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Alla vigilia del match di domani sera contro il Liverpool, Antonio Di Natale ha parlato della situazione attuale dell'Udinese ma anche della simbolica eliminazione dall'Europa League che pare sancire la fine di un ciclo vincente per i friulani. Ecco quanto riporta udinese.it, il sito ufficiale della società bianconera: 
Hai l'ambizione di giocare nuovamente in Europa con la maglia bianconera?
Speriamo, quest'anno pensiamo a fare un altro tipo campionato. La vittoria di domenica ci ha dato una classifica un po' più tranquilla, ma dobbiamo pensare a lavorare. Io non so quando si arriverà di nuovo in Europa, ma mi piacerebbe rigiocarci prima di smettere”.
La Coppa Italia può essere un obiettivo fondamentale della questa stagione?
Ci teniamo tutti e il 19 incontriamo una squadra fortissima come la Fiorentina. Se riusciamo a battere loro possiamo provare ad arrivare in finale. Io ci punto molto e anche la società e il mister”.
Domenica, nonostante l'assenza di gol, hai giocato forse la miglior partita dell'anno. Ti senti al massimo della forma?
Stavo bene anche prima, ma è normale dopo un campionato difficile e un Europeo che ci sia bisogno di più tempo per stare bene. Adesso sto bene fisicamente, comincio ad avere una certa età ma cerco sempre di divertirmi”.
Quando tornerà Muriel potreste anche scambiarvi di ruolo?
Intanto speriamo che rientri presto perché secondo me è un grandissimo giocatore. La posizione in campo non è un problema e il mister lo sa, se gioco più indietro o anche in panchina non è un problema. Se i giovani stanno bene è giusto dare spazio anche a loro”.
In queste nove stagioni hai stabilito tutti i record del club, adesso hai la possibilità di entrare nella storia anche con il record di presenze europee. Sei orgoglioso?
Certo, ma come ha detto il mister domani è importante fare una bella partita. Se il mister mi darà la possibilità di fare anche un minuto per me sarà un grande un onore. Il calcio è bello anche per questo”.
Domani è prevista poca gente allo stadio, cosa ne pensi?
Domani si gioca alle 19, la gente lavora a quell'ora lavora e, inoltre, c'è anche una grande crisi. Il pubblico di Udine ha sempre fatto il massimo, speriamo possano venire sempre in tanti”. Hai già individuato il tuo erede tra i tuoi compagni? “Sono tanti quelli bravi, ma non è facile. Speriamo che qualcuno possa fare quello che ho fatto io”.

Pubblicato per SampNews24

Invernizzi: "Samp squadra vogliosa. I tifosi? Straordinari"



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Dopo aver parlato insieme a Da Costa e a Longoni di fronte agli studenti di terza media al Teatro Cargo di Voltri, Giovanni Invernizzi è stato raggiunto da ilpubblicista.it. Il comasco ha affrontato vari temi, esprimendo i suoi pareri sulla Sampdoria e ripercorrendo la sua carriera tra il glorioso passato da calciatore, le scelte che l'hanno portato ad allenare i giovani ed un futuro tutto da scoprire. Ecco l'intervista completa:
Giovanni come hai visto la Sampdoria a Firenze?
"L'ho vista bene, una squadra vogliosa, che corre, che tiene benissimo il campo, che ribatte colpo su colpo gli avversari e non era facile andare a giocare a Firenze".
Serviva dare continuità alle due vittorie e la Samp è riuscita a centrare l'obiettivo, quanto ha contribuito in questo l'aspetto mentale e l'aver insistito sulle scelte fatte a inizio stagione?
"Oggi abbiamo parlato con questi ragazzi delle scuole medie sul saper scegliere e penso che una delle scelte più importanti sia stata quella di dare continuità al programma tecnico, di non mettere mai in discussione l'allenatore e di mettere nelle condizioni tutti quanti di lavorare con grande serenità, il gruppo è forte e solido e lo sta dimostrando e penso che sia la cosa più importante".
Oggi qui al Teatro Cargo con i ragazzi si è parlato di scelte, tu hai deciso e l'hai raccontato prima ai ragazzi, di non giocare più e di dedicarti al calcio da un altro punto di vista, investendo le tue energie nei giovani. Come è nata questa scelta?
"La prima scelta è stata trentaquattro anni quando ho smesso di giocare a calcio, non avevo più la possibilità di fare il calciatore della Sampdoria perché erano cambiati i programmi, però mi avevano dato la possibilità di iniziare questo percorso e ho scelto, perché la mia estrazione e la mia crescita, sia da calciatore che da uomo, ha avuto una formazione importantissima nel settore giovanile, avevo fatto il settore giovanile a Como, quindi penso che tantissimo mi sia rimasto e spero di riuscire a trasmetterlo".
Oggi con i ragazzi, un domani con la prima squadra? E' qualcosa alla quale hai mai pensato?
"Assolutamente, io spero di avere la fortuna e la capacità di portare tanti altri ragazzi in prima squadra, domenica la Sampdoria in serie A è stata la squadra che ha schierato più giovani provenienti dal settore giovanile, sei se non erro, ed è un segnale importantissimo e fondamentale per tutti quanti noi".
Sono tanti i tifosi contenti di rivederti in blucerchiato, che rapporto hai con tutti i sostenitori della Samp che non ti hanno mai dimenticato?
"Ho un rapporto ottimo, bellissimo, ho sempre manifestazioni d'affetto e lo ricambio sempre con grande piacere, ho fatto parte di una delle più importanti squadre della Sampdoria e penso che nessuno me lo leverà mai, e tutti quanti me lo riconoscono quotidianamente".
Ai ragazzi prima hai portato ad esempio Vialli e Mancini, leader entrambi della Samp d'oro anche se in maniera diversa, un tuo ricordo del loro carisma.
"Prima di una partita di coppa contro il Borussia Dortmund mi ricordo che Vialli negli spogliatoi si fece due righe sotto gli occhi, tipo giocatore di football americano, ci guardo tutti e dopo essersi fatto le righe ci disse: "Ragazzi dai ora entriamo in campo e spacchiamogli...".

Samp, per Sansone si fa sul serio



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Se n'è parlato nei giorni scorsi e l'ha confermato anche Alfredo Pedullà, tramite il suo sito ufficialeSansone al Torino è scontento e la Samp è in prima fila per cercare di strapparlo ai granata. L'attaccante potentino si aspettava di trovare più spazio nel Torino e diverse sarebbero le squadre pronte ad acquistarlo: oltre ai blucerchiati ci sono Genoa, Bologna e Sassuolo, l'unica squadra della B

Presentazione libro dei Recco canta nella Sud, ci saranno anche i giocatori



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Come riporta telenord.it, martedi 11 Dicembre alle 19:30, presso la Sala Polivalente di Recco, ci sarà la presentazione del libro “Recco Feudo Blucerchiato” a cura dei Recco canta nella Sud. Successivamente ci sarà una cena, organizzata dal club per organizzare buone feste a tutti i tifosi sampdoriani. Previsto l'intervento anche dei giocatori della Sampdoria. 

Napoli, per il centrocampo si pensa a Obiang


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Il Napoli si muoverà a gennaio per rinforzare il centrocampo, lo riporta ilsussidiario.net. Mazzarrivorrebbe infatti un nuovo giocatore capace di disimpegnarsi in tutte e due le fasi di gioco ed i nomi sulla lista della spesa sono diversi. Il Napoli starebbe pensando a De Vitis, ventenne in forza al Padova, a Salamon, ungherese del Brescia, che rappresenta una delle piste più percorribili per via degli ottimi rapporti cuciti con le varie operazioni di mercato che hanno visto coinvolti Mannini, Hamsik ed El Kaddouri tra la società lombarda e quella partenopea. Ma, soprattutto il Napoli potrebbe prendere Pedro Obiang, una delle possibilità più gradite da Bigon insieme a quella, sempre genovese, che riguarda l'ex Milan Merkel

Liverpool, Downing: "Contro l'Udinese vogliamo vincere"



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Mentre il match di Europa League di domani sera sembra non voler dire molto più di un'ultima, prestigiosa, passerella europea per l'Udinese che, già eliminata, preserverà molti titolari in vista della sfida contro la Samp, il Liverpool darà il 100% per vincere ed ottenere la qualificazione. A questo proposito ha parlato Stewart Downing, esterno sinistro del Liverpool, che molto probabilmente scenderà in campo al Friuli. Ecco quanto ha riferito l'ex giocatore del Middlesbrough per LiverpoolFC.com, il sito ufficiale della società della Merseyside:
"Noi scendiamo in campo sempre per vincere, sia se giochiamo in casa o in trasferta. Noi dobbiamo pensare alla nostra partita e quindi vincere. Non dobbiamo pensare a quello che farà lo Young Boys. Sarebbe triste essere eliminati per aver perso questa partita. Pensiamo a vincere e poi vediamo quello che accadrà".

martedì 4 dicembre 2012

Paura in Africa, dispersi i giocatori eritrei dopo ko


La sconfitta in Cecafa Cup in Uganda dell'Eritrea, potrebbe aver avuto un valore ben più gravo di quello che calcisticamente si attribuisce alla disfatta: infatti i calciatori eritrei sono tutt'ora dispersi. L'allenatore, Nagash, l'ha confermato con una certa preoccupazione e i dissidenti eritrei stanno spargendo la voce riguardo una presunta richiesta di asilo politico degli stessi al governo ugandese, da parte loro ci sarebbe dunque una certa paura di non poter tornare a casa o comunque di non venir accolti in modo festante, anzi.
Questa la lista dei giocatori eritrei che hanno preso parte alla trasferta ugandese e che sono attualmente dispersi: Samuel Alazar, Yohannes Nega, Essy Kiflom, Yuhannes Tilahun, Merhawi Kesete, Hermon Tecleab, Medhanie Redie, Yosief Ghide, Ahmed Abdurahman, Tesfalem Tekle, Yonatan Solomon, Fitsum Kelati, Mekonen Kibrom, Daniel Alexander, Kuluberhan Gltensae, Merhawi haile, Aman Habteslus, Amir Osman.

Floro Flores, niente Samp: è vicinissimo al Genoa



Secondo SportMediaset, sarebbe ai dettagli la trattativa per definire il trasferimento (sarebbe un ritorno) diFloro Flores al Genoa. L'attaccante di proprietà dell'Udinese, dopo l'esperienza in chiaroscuro al Granada, tornerà in Italia e molto probabilmente a Genova. I rossoblu avrebbero dunque vinto l'asta per assicurarsi le prestazioni dell'attaccante napoletano e battuto la concorrenza di Napoli e Sampdoria. 

Gino Pozzo giustifica lo sfogo di Guidolin: "Ci sono molti giovani: ha voluto richiamare l'ambiente"



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Gino Pozzo, figlio del patron Giampaolo, ha parlato ai microfoni di Sky del momento della squadra friulana soffermandosi in particolare sull'allenatore Guidolin. Ecco un estratto dell'intervista:
Condivide lo sfogo di Guidolin?
"Il mister vive la situazione con grande tensione e questo per noi è un momento molto delicato. Bisogna anche capire i motivi di questo sfogo. Ora bisogna solo pensare a recuperare gli uomini migliori, penso che abbiamo un gruppo competitivo".
Il suo futuro è incerto dopo lo sfogo?
"Lui è un allenatore che vive con grande partecipazione la settimana. In campo c'è un gruppo di giovani, molti dei quali alla prima esperienza in Serie A, con le sue parole ha voluto richiamare l'ambiente. Noi siamo una società di provincia che ogni anni si deve reinventare e, al di là dei risultati che si raggiungono, bisogna essere consapevoli della nostra dimensione".

Jovetic fantastica: "Scudetto? Magari in futuro..."



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Ieri sera, ha visto dagli spalti i compagni pareggiare in casa contro la Sampdoria e, il suo connazionale, Stefan Savic (di cui SampNews24 vi aveva già parlato) segnare i suoi primi due goal in Italia. Oggi, Stevan Jovetic è tornato a parlare della Fiorentina, analizzandone la situazione:
"La forza della squadra consiste nell'unione del gruppo. Siamo molto affiatati. Mi sento di promettere ai tifosi che lotteremo per la Champions. Ci sono molte squadre attrezzate, ma noi daremo il massimo. Per parlare dello Scudetto è troppo presto, ma in futuro, con altri acquisti potremo pensare questo obiettivo. Sto bene qui, non voglio andar via, non ho altri pensieri, anche se nella vita non si sa mai".


domenica 2 dicembre 2012

Danilo a Sky: "Contro la Samp torneranno tanti infortunati"


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Danilo Larangeira, o se preferite, semplicemente Danilo è intervenuto aSky dopo la convincente vittoria della sua squadra per 4-1 contro il Cagliari. In goal è andato anche l'ex difensore del Palmeiras, che ha fatto il punto sulla situazione dei friulani guardando anche al match contro la Sampdoria di lunedì:
"Ora pensiamo al Liverpool e poi a lunedi prossimo contro la Sampdoria dove rientreranno tanti infortunati". 

Costa (ag. Ralf) elogia Montella: "Mi piace da morire: vuole sempre la vittoria"



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Quello che sta facendo VincenzoMontella alla guida della Fiorentina è sotto gli occhi di tutti, e gli elogi arrivano da ogni angolo del mondo. Anche dal Brasile, dove Allison Costa, agente del brasiliano Ralf, ha parlato ai microfoni di ViolaNews.com:
"A me in particolare piace da morire il nuovo allenatore, perché va in campo sempre per vincere. E questa mentalità insieme alle nuove idee di una persona giovane, sono una ricetta per il successo"

Genoa, Delneri: "Niente giustificazioni. Dobbiamo cambiare atteggiamento"


Dopo la sconfitta interna con il Chievo, Luigi Delneri ha parlato ai microfoni della Rai della difficile situazione del Genoa. Ecco quanto riporta CalcioMercato.it:

"Non mi nascondo dietro le assenze, dobbiamo stare più attenti agli errori individuali. Dobbiamo cambiare atteggiamento e approcciare la partita come abbiamo fatto a Bergamo. La gara contro il Pescara? Non sarà decisiva, ma dobbiamo cercare già da domenica di migliorare certe situazioni".


Pubblicato per SampNews24

Wenger alla Morandi: "Stiamo uniti!"


I più lo ricorderanno: è stato il tormentone della passata edizione del Festival di Sanremo. ArséneWenger, seppur in un'altra lingua e in ambienti decisamente diversi, ha parafrasato lo slogan che Gianni Morandi ripeteva nelle circostanze più disparate e cioè appunto "Stiamo uniti". E' un periodo molto difficile dell'Arsenal, e la sconfitta subita tra le mura amiche per mano dello Swansea, riaccende le voci che vogliono Wenger pronto a dimettersi. Arséne però, ha smentito ed anzi continua a credere nel suo gruppo:
"Stiamo uniti! Siamo qui per migliorare le cose e son sicuro che ci riusciremo per la qualità e lo spirito che ci contraddistingue. E' un'ottima occasione per unirci e dimostrare che siamo forti".
La prestazione dell'Arsenal non è stata però convincente, anzi: "Il match non mi è piaciuto. E' stato frustante perché non abbiamo avuto abbastanza creatività e cinismo, mentre lo Swansea ha saputo essere sufficientemente pragmatico: ripeto, è frustrante ma è la verità".
Intanto la classifica inizia ad essere preoccupante per le ambizioni dei Gunners: "Non guardo la classifica, dobbiamo pensare a migliorare il nostro gioco e le cose si aggiusteranno".
Un aiuto, dovrebbe arrivare anche dal mercato di gennaio: "Son sicuro che il nostroboard è pronto a spendere se troviamo i giocatori adatti".

Stefan Savic, l'altra faccia della Fiorentina montenegrina


Esiste da poco più di 6 anni ma spesso risulta ancora un boccone indigesto ai meno pratici della geografia che ancora la considerano, erroneamente, parte del territorio serbo, o peggio, di quello jugoslavo. A Firenze però, quando si parla di Montenegro, si conosce bene l’argomento. Si sa bene che si tratta di una nazione calcisticamente molto in crescita e che sempre più talenti sta offrendo al variopinto mondo del calcio. L’hanno imparato grazie alle gesta del loro numero 8, ossia Stevan Jovetic, una delle luci più raggianti dell’opaco campionato italiano. Un altro montenegrino, Stefan Savic sta confermando quanto appreso.
Dietro i 186 cm e un fisico mastodontico che, abbinato alla bruna criniera, quasi lo rende un dio greco, si cela una personalità altrettanto possente e indomabile. Quella di un ragazzo che, a soli 20 anni, ha deciso di lasciare i Balcani per inseguire un sogno con la palla al piede, affogando ogni preoccupazione concernente la possibilità di aver fatto il passo più lungo della gamba, nelle cifre dell’oneroso contratto che gli offriva il Manchester City. Per strapparlo al Partizan, Mancini pagò ai serbi un corrispettivo vicino ai 6 milioni di sterline (circa 7 milioni d’euro) assicurandosi così le prestazioni di colui che veniva definito come uno dei giovani difensori più talentuosi del panorama europeo. E infatti, il manager di Jesi non gli ha affatto lesinato fiducia schierandolo per ben 21 volte e preferendolo spesso ai più famosi (e pagati) Lescott Kompany. L’apporto di Savic non è stato per la verità esaltante, a rovinare un rendimento tutto sommato vicino alla sufficienza sono i diversi errori commessi dal centrale montenegrino, come il goffo intervento contro il Tottenham che concesse (quasi un anno fa) il gol a Defoe e che rischiava di compromettere la partita, e il campionato per iCitizens.
Non sono mancati però i momenti lieti, il più felice è indubbiamente quello vissuto ad Ewood Park, dove il leone montenegrino ha ruggito dopo il poderoso stacco di testa che gli consentì di battere Robinson, il portiere del Blackburn Rovers. L’altro è quello del Villa Park, quando Savic vestì per l’ultima volta la maglia del Manchester City giocando il Charity Shield che la sua squadra vinse per 3-2 contro il Chelsea.
La partenza, inaspettata, per Firenze rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo per Savic, proprio mentre il suo collega Nastasic compiva il percorso inverso ed andava ad abbracciare Mancini. La decina di milioni ottenuta oltre al cartellino di Savic ha convinto anche i più scettici tifosi della Viola circa la convenienza dell’operazione e le ultime prestazioni del montenegrino lo stanno confermando. Dopo un inizio passato più in panchina che in campo, Savic si sta ritagliando uno spazio importante nell’undici di Montella e sta facendo il possibile affinché il nome di Nastasic resti un ricordo sfiorito nelle memorie dei tifosi fiorentini. La fisicità, il vigore e la discreta padronanza tecnica fanno di lui un buonissimo difensore, che forse a Manchester ha pagato a caro prezzo l’inesperienza e l’alta propensione alle amnesie difensive. Difetti che i doriani sperano di rivedere nell’ostico confronto col rapido e sgusciante Icardi che caratterizzerà uno dei diversi mismatch della sfida del Franchi.